Serial Crush Innamorati delle serie tv!
The Walking Dead, show di punta AMC, tornerà con la seconda parte della settima stagione domenica 12 febbraio. Ecco qualche anticipazione da parte di Danai Gurira, che nella serie interpreta Michonne.
Com’è stato riunirsi con tutto il gruppo per girare le scene di questa seconda parte, dato che finora siete stati un bel po’ separati?
È stato molto emozionante, compresa la scena assieme ad Hilltop. È stato emozionante riconnettersi, ricostruire il legame e avviarsi lungo un nuovo cammino – della serie, non siamo spezzati, andremo avanti e siamo chi siamo, andremo avanti in onore di chi abbiamo perso e in onore della nostra vera natura, che è quella di rialzarci, non di fare un passo indietro. Quindi è stato figo tornare assieme a girare con quell’energia e a riconnetterci tutti quanti. È stata davvero un’esperienza meravigliosa, perché prima c’erano stati tanti traumi. Siamo stati separati da un trauma nella storia ed è stato traumatico sopportarlo come persone che fanno parte della storia, come attori. Quindi è stato bellissimo riunirsi in questo modo.
Abbiamo sentito che, a detta tua, la prima metà della stagione è stata dura non solo per i personaggi ma anche per gli attori.
Sarò sincera, non riuscivo a mangiare. Ma a livello di storia ho trovato che fosse una svolta molto ricca perché ovviamente devono gestire il trauma, state assistendo ad un periodo di forte sindrome post-traumatica e ci sarà lotta e dolore. La bellezza sta nel fatto che, nella seconda parte, vedrete l’emersione di diverse forme di resistenza, ciascuno la gestirà a modo suo e affronterà il trauma in maniera molto specifica. Penso che sia fantastico che non si sia sicuri di come possano davvero riunirsi per sollevarsi e poi lo fanno. Quindi penso che sia stata una cosa molto gustosa da vedere: quali sono le conseguenze di un trauma su determinati individui? Come fai a smantellare una comunità e poi rimetterla in sesto?
Michonne era nella posizione precaria di voler rispondere e combattere, ma al contempo cercare di rispettare la decisione di Rick.
Sì, è stato interessante esplorare questa faccenda e ci sono stati per lei momenti di intensa frustrazione, cercare di capirlo, stare con lui e amarlo e rispettarlo come fa, ma al contempo vedere quanto quella gente stia distruggendo le loro menti e i loro spiriti. Come quando hanno bruciato i materassi, cose del genere, e sapere che non c’era modo di fare quello che avevo detto a Rick che avrei fatto. Non c’è modo, non sono persone con cui puoi ragionare. Lo era, ma gli ho detto lo stesso che lo avrei fatto. Quindi è stata una linea interessante e sottile quella su cui Michonne ha dovuto camminare.
Ora che Rick è di nuovo se stesso, cosa implica per il futuro del gruppo?
Penso sia grandioso perché così possiamo tornare ad essere noi stessi. Noi siamo le persone che abbiamo perso mentre cerchiamo di capire come reagire a questa forza indubbiamente spaventosa che ci si frappone, ma il nostro spirito è ravvivato dalla comunità e dall’unione. Quindi lo vedremo nella seconda parte di stagione e li vedremo ricongiungersi con chi sono davvero, ritornare a se stessi, compreso Rick.
E questo cosa significa per quanto concerne il tono che possiamo aspettarci dalla seconda parte?
È molto, molto avvincente e prosegue attraverso capitoli ricchi di contenuti sulla risposta a questa forza intimorente, questa nuova forza che è parte della nostra nuova normalità. È l’idea di come scelgono di rispondere alla minaccia che renderà il drama fantastico, quindi penso che la seconda metà sarà affascinante nel vederci rialzare, ma come si presenta? Come lo faremo? Sarà grandioso essere di nuovo una squadra, ma stiamo affrontando la più grande minaccia di sempre e quindi le nostre tattiche devono variare.
E Michonne che farà?
Tutto quello che fa è per le persone che ama e per la comunità. Anche quella rabbia e quel desiderio di vendetta verso Negan erano derivanti dal suo amore per quelle persone e dalle orribili perdite subite, compreso il fatto che non è nella sua natura dire ‘oh, ok, adesso mi sottometterò semplicemente a te’. No, no, non è quel tipo di persona.
